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Blank Jeet Kune Do​
italian organization
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grading ed aspetti esoterici del bruce lee's jkd
Since 1997 da Skema Academy
Attenzione! Il Grading esposto in questo sito relativo ai Livelli Inferiori e Superiori è stato ideato originariamente da una ricerca della S.k.e.m.a. Academy nel 1997 e concesso da quest'ultima alla Blank Jkd I.O. nel 2108, per un ulteriore approfondimento e miglioria di grafica e nomenclatura. Pertanto ci APPARTIENE AL LIVELLO DI STUDIO E DI INDAGINE COSTANTE.
DIFFIDIAMO qualsiasi tentativo di appropriazione indebita e arrogazione che si appelli a lasciti ereditari di quello specifico Maestro, soprattutto se questi non è più in vita. In questo ambito SIAMO STATI I PRIMI e lo SAREMO PER SEMPRE!
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LA TRADIZIONE
Il Taoismo, lo Zen, il Confucianesimo hanno sapientemente influenzato il JKD ed ancora continuano ad ispirarne e illuminarne la strada.Bruce Lee non fu mai ortodosso anzi da innovatore rifiutò sempre la classificazione dei gradi in cinture. Le cinture, diceva servono solo per tenere su i pantaloni! Con il suo grande intuito, guidato da una non comune preparazione culturale,arrivò a formulare un rivoluzionario grading di avanzamento nello studio della sua Arte Marziale. Infatti ogni metodo di studio esige che vi siano dei livelli di difficoltà correlati alla Didattica la quale a sua volta vuole che vi sia un'Ascesi.
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Quella che segue, è l'idea originaria adottata dal Fondatore nella sua personalissima classificazione dei gradi:
Il PRIMO LIVELLO è un CERCHIO VUOTO (COLORE BIANCO)che rappresenta la Libertà Originaria, l'Origine di tutte le cose,del Grande-Uno!
Il SECONDO LIVELLO è un CERCHIO VERDE/BIANCO : rappresenta l'Uno che diventa il Due ovvero lo YIN e lo YANG. Bruce Lee era molto affezionato a questo livello perchè diceva che il TAO aveva il colore VERDE. Verde è infatti anche il colore che diede alla frusta Broken- Rhythm per la sua analogia con la filosofia Taoista.
Il TERZO LIVELLO è un CERCHIO VIOLA/BIANCO che rappresenta il TRE, la COMPLETEZZA, ovvero le CENTOMILA COSE..
Il QUARTO LIVELLO è un CERCHIO GRIGIO/BIANCO che rappresenta la TRANSIZIONE ovvero il CAMBIAMENTO, il Processo Induttivo che sconfigge la causa dell’ignoranza. Prima di cambiare dobbiamo sapere cosa siamo!
Il QUINTO LIVELLO è un CERCHIO ROSSO/BIANCO che rappresenta l’APPLICAZIONE, la REALTÀ MANIFESTA delle 100.000 cose. Non basta parlare bisogna fare.
Il SESTO LIVELLO è un CERCHIO ORO/BIANCO che rappresenta la VIRTŬ una qualità molto decantata del Buddismo Zen. Senza la costanza ed il sacrificio non si ottengono risultati. Bruce Lee aborriva l'ozio, la "poltronite" e la negligenza: "NON CI SONO SCUSE CHE REGGANO, O SIETE DISPOSTI OPPURE NO!" Diceva. Ed egli era un valido esempio:"PRENDETE ME! IO HO UN LAVORO MOLTO INCERTO, UNA VITA PROBLEMATICA, MA NON HO MAI SALTATO IL MIO ALLENAMENTO GIORNALIERO!"
Il SETTIMO LIVELLO è un CERCHIO CREMISI/ORO : la prima metà rappresenta l'ASSENZA di qualsiasi metodo, mentre la seconda simboleggia l’ILLUMINAZIONE. L'insieme di questi due semi è anche l’Emblema della SCUOLA.
L’ OTTAVO LIVELLO è d nuovo un CERCHIO BIANCO che rappresenta il VUOTO: la DISAFFEZIONE ED IL DISTACCO, IL NON ATTACCAMENTO ALLE COSE, la libertà originaria ma con un nuovo senno di consapevolezza. Esso è il ritorno alla naturale origine, il riposo nel nulla!
Questo sistema di suddivisione che comprende otto livelli, è molto occulto in quanto si conosce certamente il punto di Start, che è senza dubbio il DIAGRAMMA TAIJI, ma non si riesce a comprendere quale logica abbia guidato il SI-JO nella formulazione della propria piramide didattica. Abbiamo noi cercato di darne una certa delucidazione,formulata sulla base filosofica dell’Arte, in quanto Lee a nostro avviso, non diede mai spiegazioni in merito, se non nel fatto che esistono questi livelli e che hanno determinati colori.
Per dirla in altri termini, come sia stato sviluppato il tema, rimane un REBUS irrisolto.
D’altra parte, non è nostro desiderio investigare in un ambito così precluso, dato che sarebbe tempo sprecato! In più siamo del parere che nemmeno lui avrebbe voluto una rappresentazione definitiva e radicale di un un’Arte costruita sul TAOISMO.
Molti sappiamo, si sono uniformati su questo sistema di graduazione che tuttavia onestamente è insostenibile dal punto di vista della logica. Se chiedete a qualcuno di quei signori di darvi una spiegazione sul perché e cosa li hanno condotti ad adottare i livelli originali, vi diranno semplicemente che questa è la Tradizione alla quale bisogna uniformarsi.Ma non approvando assolutamente questa posizione illogica, preferiamo invece dare un senso sostenibile alla nostra Didattica, adottando un sistema di Grading che possa in qualche modo si proseguire sulla strada originale, ma che Spieghi correttamente non solo il punto di partenza e quello di arrivo, ma anche tutto ciò che vi è compreso.
Nella nostra Scuola,il Mo Shuang Jkd, esiste un Programma Didattico Completo: volendo inglobare conoscenza e processo della stessa in un’amalgama fusa in un crescendo di difficoltà, ci siamo resi conto che otto livelli erano insufficienti.
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Pertanto abbiamo adottato un sistema di graduazione suddiviso in 10 livelli: 5 Inferiori per gli allievi, RELATIVI AL CICLO DI PRODUZIONE e 5 Superiori per gli istruttori, PERTINENTI CON IL CICLO DI DISTRUZIONE.
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Siamo comunque partiti dal DIAGRAMMA TAIJI DEGLI ELEMENTI ed abbiamo proseguito per estrapolazione dei colori dei Taiji seguendo la logica del ciclo produttivo e distruttivo.
Wu Xing Daai /五行大 (i 5 elementi) sono un'organizzazione sistemica della Cultura Taoista ideata dal Filosofo/Politico Yen Tsou nel 300Ac.
Secondo quanto recita questo sistema, i 5 Elementi sono delle forze naturali della materia: nel periodo dei REGNI COMBATTENTI si credeva diffusamente nel binomio POLITICA : ALCHIMIA, dove gli esperti di corte relazionavano basandosi sul principio della trasmutazione, molto importante anche nella Medicina Cinese e nel Libro dell'I CHING o dei Mutamenti.
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5 SONO LE STAGIONI
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5 SONO GLI ELEMENTI (Acqua-Legno-Fuoco-Terra-Metallo)
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5 SONO I COLORI
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5 SONO I ORIENTI
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5 SONO GLI ORGANI INTERNI
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5 SONO I GUSTI
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5 SONO GLI ORGANI DEL SENSO
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5 SONO I SENTIMENTI
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5 SONO LE EMOZIONI
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5 SONO LE NOTE MUSICALI
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5 SONO GLI ANIMALI
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5 SONO I SENTIMENTI
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5 SONO I CLIMI
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5 SONO I TESSUTI
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5 SONO I FLUIDI ORGANICI
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5 SONO LE EVOLUZIONI NATURALI
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I 5 ELEMENTI interagendo tra loro danno origine alle 5 Fasi, le quali trasformano la materia grazie al CICLO DI PRODUZIONE secondo la LEGGE MADRE-FIGLIO ed al CICLO DI DISTRUZIONE secondo la LEGGE NONNA-NIPOTE. READ MORE
Infatti
NEL CICLO DI PRODUZIONE (senso delle frecce) :
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Il TERZO LIVELLO è un CERCHIO VIOLA/BIANCO che rappresenta il TRE, la COMPLETEZZA, ovvero le CENTOMILA COSE..
Il QUARTO LIVELLO è un CERCHIO GRIGIO/BIANCO che rappresenta la TRANSIZIONE ovvero il CAMBIAMENTO, il Processo Induttivo che sconfigge la causa dell’ignoranza. Prima di cambiare dobbiamo sapere cosa siamo!
Il QUINTO LIVELLO è un CERCHIO ROSSO/BIANCO che rappresenta l’APPLICAZIONE, la REALTÀ MANIFESTA delle 100.000 cose. Non basta parlare bisogna fare.
Il SESTO LIVELLO è un CERCHIO ORO/BIANCO che rappresenta la VIRTŬ una qualità molto decantata del Buddismo Zen. Senza la costanza ed il sacrificio non si ottengono risultati. Bruce Lee aborriva l'ozio, la "poltronite" e la negligenza: "NON CI SONO SCUSE CHE REGGANO, O SIETE DISPOSTI OPPURE NO!" Diceva. Ed egli era un valido esempio:"PRENDETE ME! IO HO UN LAVORO MOLTO INCERTO, UNA VITA PROBLEMATICA, MA NON HO MAI SALTATO IL MIO ALLENAMENTO GIORNALIERO!"
Il SETTIMO LIVELLO è un CERCHIO CREMISI/ORO : la prima metà rappresenta l'ASSENZA di qualsiasi metodo, mentre la seconda simboleggia l’ILLUMINAZIONE. L'insieme di questi due semi è anche l’Emblema della SCUOLA.
L’ OTTAVO LIVELLO è d nuovo un CERCHIO BIANCO che rappresenta il VUOTO: la DISAFFEZIONE ED IL DISTACCO, IL NON ATTACCAMENTO ALLE COSE, la libertà originaria ma con un nuovo senno di consapevolezza. Esso è il ritorno alla naturale origine, il riposo nel nulla!
Questo sistema di suddivisione che comprende otto livelli, è molto occulto in quanto si conosce certamente il punto di Start, che è senza dubbio il DIAGRAMMA TAIJI, ma non si riesce a comprendere quale logica abbia guidato il SI-JO nella formulazione della propria piramide didattica. Abbiamo noi cercato di darne una certa delucidazione,formulata sulla base filosofica dell’Arte, in quanto Lee a nostro avviso, non diede mai spiegazioni in merito, se non nel fatto che esistono questi livelli e che hanno determinati colori.
Per dirla in altri termini, come sia stato sviluppato il tema, rimane un REBUS irrisolto.
D’altra parte, non è nostro desiderio investigare in un ambito così precluso, dato che sarebbe tempo sprecato! In più siamo del parere che nemmeno lui avrebbe voluto una rappresentazione definitiva e radicale di un un’Arte costruita sul TAOISMO.
Molti sappiamo, si sono uniformati su questo sistema di graduazione che tuttavia onestamente è insostenibile dal punto di vista della logica. Se chiedete a qualcuno di quei signori di darvi una spiegazione sul perché e cosa li hanno condotti ad adottare i livelli originali, vi diranno semplicemente che questa è la Tradizione alla quale bisogna uniformarsi.Ma non approvando assolutamente questa posizione illogica, preferiamo invece dare un senso sostenibile alla nostra Didattica, adottando un sistema di Grading che possa in qualche modo si proseguire sulla strada originale, ma che Spieghi correttamente non solo il punto di partenza e quello di arrivo, ma anche tutto ciò che vi è compreso.
Nella nostra Scuola,il Mo Shuang Jkd, esiste un Programma Didattico Completo: volendo inglobare conoscenza e processo della stessa in un’amalgama fusa in un crescendo di difficoltà, ci siamo resi conto che otto livelli erano insufficienti.
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Pertanto abbiamo adottato un sistema di graduazione suddiviso in 10 livelli: 5 Inferiori per gli allievi, RELATIVI AL CICLO DI PRODUZIONE e 5 Superiori per gli istruttori, PERTINENTI CON IL CICLO DI DISTRUZIONE.
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Siamo comunque partiti dal DIAGRAMMA TAIJI DEGLI ELEMENTI ed abbiamo proseguito per estrapolazione dei colori dei Taiji seguendo la logica del ciclo produttivo e distruttivo.
Wu Xing Daai /五行大 (i 5 elementi) sono un'organizzazione sistemica della Cultura Taoista ideata dal Filosofo/Politico Yen Tsou nel 300Ac. Secondo quanto recita questo sistema, i 5 Elementi sono delle forze naturali della materia: nel periodo dei REGNI COMBATTENTI si credeva diffusamente nel binomio POLITICA : ALCHIMIA, dove gli esperti di corte relazionavano basandosi sul principio della trasmutazione, molto importante anche nella Medicina Cinese e nel Libro dell'I CHING o dei Mutamenti.
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5 SONO LE STAGIONI
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5 SONO GLI ELEMENTI (Acqua-Legno-Fuoco-Terra-Metallo)
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5 SONO I COLORI
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5 SONO I ORIENTI
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5 SONO GLI ORGANI INTERNI
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5 SONO I GUSTI
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5 SONO GLI ORGANI DEL SENSO
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5 SONO I SENTIMENTI
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5 SONO LE EMOZIONI
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5 SONO LE NOTE MUSICALI
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5 SONO GLI ANIMALI
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5 SONO I SENTIMENTI
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5 SONO I CLIMI
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5 SONO I TESSUTI
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5 SONO I FLUIDI ORGANICI
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5 SONO LE EVOLUZIONI NATURALI
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I 5 ELEMENTI interagendo tra loro danno origine alle 5 Fasi, le quali trasformano la materia grazie al CICLO DI PRODUZIONE secondo la LEGGE MADRE-FIGLIO ed al CICLO DI DISTRUZIONE secondo la LEGGE NONNA-NIPOTE.
Infatti
NEL CICLO DI PRODUZIONE (senso delle frecce) :
IL LEGNO BRUCIANDO PRODUCE IL FUOCO
IL FUOCO PRODUCE LA TERRA
LA TERRA PRODUCE IL METALLO
IL METALLO PRODUCE L'ACQUA
L'ACQUA PRODUCE IL LEGNO
MENTRE
NEL CICLO DI DISTRUZIONE (senso della stella) :
IL FUOCO FONDE IL METALLO TAGLIA IL LEGNO
IL METALLO TAGLIA IL LEGNO
IL LEGNO PENETRA LA TERRA
LA TERRA BLOCCA L'ACQUA
L'ACQUA SPEGNE IL FUOCO
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Il Tao viene analizzato nei confronti dello Yin e dello Yang sfruttando la LEGGE DEI 5 ELEMENTI.
La filosofia taoista in concerto con la medicina cinese, ha associato ad ogni elemento una caratteristica riguardante:
UNA STAGIONE,UN COLORE,UN ORGANO VITALE,UN GUSTO, UN'EVOLUZIONE, UN PUNTO CARDINALE,UNA SENSAZIONE FISICA, UN ANIMALE ECC.​
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Quello che ci interessa sono i colori:
IL FUOCO HA IL COLORE ROSSO
LA TERRA HA IL COLORE GIALLO
IL METALLO HA IL COLORE BIANCO
L'ACQUA HA IL COLORE NERO
IL LEGNO HA IL COLORE VERDE
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Poichè nel ciclo di produzione/generazione la successione è contigua (+1) mentre in quello di distruzione/controllo avviene sfalsando di un elemento (n+1),l'estrapolazione dei colori segue lo stesso principio, quel principio che abbiamo usato per tracciare una mappa indicativa del nostro grading dei livelli.
Alla fine sulla base di questo abbinamento orario a seguire, ovvero conseguenziale dei colori (produzione) e sfalsato o a scalare di 1 (distruzione), abbiamo ricavato come esito conclusivo il colore CREMISI/ORO che è in definitiva il colore della Scuola al quale segue nuovamente quello BIANCO/NERO che rappresenta l'origine del tutto.
I PRIMI CINQUE LIVELLI sono stadi che includono la PARZIALIZZAZIONE nella quale avviene l'ACQUISIZIONE DELLA CONOSCENZA COME UN GIUSTO PRODOTTO. Proprio come lo scultore per modellare la statua necessita di MATERIA GREZZA, allo stesso modo, in questo "STAGE" la conoscenza VIENE ACCUMULATA. In linea con il principio Taoistico, per poter eliminare bisogna prima riempire.
Vale a dire che l'opera del JKD è COME UNA STATUA sebbene rimanga incompiuta: i secondi 5 livelli potremmo definirli di ricerca.
Lo studente cercando di raggiungere la perfezione si sbarazza del pesante fardello di accumulazione e rifinisce la conoscenza acquisita nel campo applicativo della massima espressione artistica individuale. Ed è proprio durante questa fase che avviene la "SCREMATURA"il modellamento.
Ma tutto ciò che viene eliminato non è detto che non serva più:rifacendoci all'esempio dello scultore, egli per modellare la statua, ripesca parte della creta scartata! Allo stesso modo l'Arte del Jkd ha bisogno di approdare all'ACCUMULO DELLA CONOSCENZA per potersi definire.
Accumulazione ed acquisizione della CONOSCENZA comprendono lo studio (eliminazione degli errori) e la creazione artistica come prodotto della mente,la quale seleziona ed analizza la giusta strada da percorrere nella formulazione dei programmi e delle strategie (PRODOTTO)
Solo quando le nostre aspirazioni coincidono con la realtà, allora possiamo riformare noi stessi sulla Via: la ricerca di una qualche Verità seppur parziale,dipende da questa coerenza.
Ecco il senso dei LIVELLI, prima di diventare Totali bisogna essere Parziali, prima di non avere regole bisogna averne, prima di non avere una via bisogna tracciarla, prima di non avere limiti bisogna imparare dai nostri limiti. Il TAO insiste molto sul fattore delle estreme polarità.. Una non esclude l'altra e tutte e due si completano a vicenda!
Il TAO è sempre legato alla natura originaria ed alla spontaneità delle cose:esso è inizio e fine di tutto ed il Chi (l'Energia Formativa Universale che nasce dal caos) è la forza con cui si muove e quindi trasmutano i 5 elementi: il Chi agisce nei cambiamenti naturali. Il TAO è la Legge del Mondo, YIN e YANG sono le sue manifestazioni, WU WEI è la NON AZIONE ed il CHI, la FORZA che muove il tutto. Così quando qualcosa fatto di CHI muore, il CHI ritorna al TAO.
IL Ciclo di Produzione avviene in senso ORARIO ed inizia con il MMETALLO che si trasforma in acqua: L'ABBINAMENTO DEI RELATIVI COLORI, BIANCO/YANG = METALLO, con NERO/YIN = ACQUA, origina il famoso DIAGRAMMA YIN/YANG che rappresenta il PRIMO CERCHIO/LIVELLO della nostra Scuola che lo studente dovrà raggiungere con opportuna dovizia.
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Così il TAO è in perenne divenire e governa il CICLO UNIVERSALE.
"SHU CHING", esprime la scarsa affinità con il TAO: una vera ARTE MARZIALE deve MANIFESTARE la sua completezza per condurre alla verità, in quanto questa verità le permette di evolvere. Il principio degli opposti governa il "BIN FAA MOU SEONG" l'evoluzione, il processo delle cose. Gli Opposti Yin - Yang sono generati dal Ciclo di Produzione: ciò che è diviso sarà unito, ciò che è parziale sarà sarà totale. La Verità non ha via perchè è Totale, Viva e Mutevole!
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TAO significa "GRANDE FINE", il suo diagramma venne disegnato dalla dinastia CHOU circa 3000 anni fa, quando fiorì l'epoca della Via Intellettuale di Confucio e Lao Tze.
TAO insegna che tutto è UNO, ogni cosa è parte di un'unica realtà! Dato che l'UNO non può vedere se stesso, esso si manifesta ininterrottamente diventando il suo apparente DUE: così il soggettivo e l'oggettivo diventano la stessa cosa allo stesso tempo!
Da questa fonte deriva l'ETERNA MANIFESTAZIONE DEL DUALISMO : l'UNO è IMMOBILISTA ASSOLUTO, ma il DUE è in COSTANTE MOVIMENTO, eppure secondo la LEGGE dello YIN e YANG quando l'UNO DIVENTA il DUE il loro stato di quiete-moto si inverte. Così le due metà sono in continuo movimento: ECCO IL SENSO DELLE FRECCE NEL DIAGRAMMA TAI-JI, ESSE RAPPRESENTANO L'EVOLUZIONE E LA RIVOLUZIONE DEL PROGRAMMA DI STUDIO!
YIN e YANG sono opposti e complementari: YANG è CREATIVO,MASCHILE, ATTIVO , LUMINOSO ED APPARTIENE AL CIELO, YIN invece è RICETTIVO, PASSIVO, FEMMINILE, OSCURO ED APPARTIENE AL BUIO QUINDI ALLA TERRA. TRA CIELO E TERRA L'UOMO FUNGE DA PONTE DI COLLEGAMENTO.
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L'EVOLUZIONE : I 10 LIVELLI DEL "MO-SHUANG" JEET KUNE DO
A: CICLO DI GENERAZIONE / PRODUZIONE
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I° CERCHIO/GIRONE : PHASE-ONE (BEGINNER: PRINCIPIANTE) / TAO BIANCO & NERO
Rappresenta l'Uno- Inizio - Fine - Transizione - Ritorno alla Naturale Origine di cui si compone l'Iniziazione Marziale. Riguardo all'iniziazione, nel corso del tempo abbiamo sentito le cose più strane ed insolite: spesso tanti hanno confuso l'iniziazione con il misticismo appellandosi alla "Religiosità del Jkd". Tuttavia esiste una marcata e netta differenza tra questi due domini: Il Jkd non è una Religione, ma un'Arte Marziale con dei Fondamenti Filosofici ben precisi.
Ebbene, nel Misticismo si assiste ad una totale mancanza di attività che accetta la parzialità, ovvero le condizioni imposte dal credo o dalla fede personale, senza alcuna preparazione o espressività. Il mistico ricerca la propria salvezza in uno stato di "Trance" temporale che quindi non è duraturo. Questa condizione di Passività magnifica l'assenza di un frangente di sostegno ed in tutta onestà si rivela molto pericolosa perchè esclude l'individuo da ogni possibilità di crescita. Tuttavia, Misticismo e Iniziazione posso coesistere e nel TAO MARZIALE formano un DUALISMO PERFETTO, ma non bisogna fraintendere..
Dobbiamo dissertare infatti attentamente sull'Iniziazione in quanto nel TAO MARZIALE tutto si realizza attraverso l'AZIONE ed è proprio quest'ultima l'elemento fondamentale dell'iniziazione: l'iniziato perviene alla propria condizione presente e futura, partendo da se stesso. Esercitando un rigido autocontrollo e disciplina dovrà valicare le proprie limitazioni anche con supporti eterogenei ai propri mezzi. Ecco quindi la differenza sostanziale rispetto al misticismo: l'iniziazione è una VIA DI LIBERAZIONE ed è uno status permanente e duraturo che una volta acquisito, nessuno potrà più togliere. Essa riconosce il PRODOTTO ACCUMULATIVO (Creazione-Creatività), in cui l'ignoranza diventa conoscenza mediante il culto: il grezzo metallo si trasforma nel suo complemento acqua, la quale a sua volta ritornerà metallo.
Il principiante deve comprendere e accettare la via marziale come una prova, che comprende costanza, durezza dell'allenamento, legittimità degli esercizi e loro compromesso. Bianco e Nero sono i Colori dell'Azione e Non Azione. L'Arte di combattere senza combattere è un'Arte che accetta un atteggiamento ed una condotta mistica, ma prima di conoscerla bisognerà raccogliere tutte le sfide, vincere le battaglie più dure. Il Bianco, colore della purezza e dell' integrità, si colloca nella non mente (WU), la quale trascende pensieri ed emozioni: nella non mente la tigre non trova spazio per conficcare i suoi artigli. Non si può colpire ciò che non esiste. Un uomo iniziato all'Arte della lotta manifesta una grande generosità, una naturalezza, un'istintività, un ritmo spezzato che sono sinonimo di espressione individuale, perchè è solo l'entusiasmo che fa da guida. Non avendo l'io contaminato dal pensiero creativo, egli è libero dagli schemi classici, ma la progressione vuole che la mente entri in gioco e reclami l'interferenza della mente.
Questa interferenza del pensiero creativo, condiziona il praticante al punto che inizia ad agire con un "cuore di tigre"e colui che agisce in tal modo ha paura di se stesso: la mancanza di auto-conoscenza è il maggior impedimento all'esecuzione corretta delle tecniche; viene scardinato il principio dell'autocontrollo. Ancora una volta Yin e Yan si manifestano in una sorta di compromesso: "Che fare?" C'è bisogno di equilibrio! L'iniziato imparerà a bilanciarli strada facendo. Progressivamente il "POLO" mostrerà il suo volto: il BIANCO si trasmuterà nel NERO (COLORE DELL'ACQUA) e quando la via si riempie di ostacoli, la sfida è aperta!
L'acqua in natura è l'elemento più docile e malleabile che esista. Può assumere tutte le forme, ma al tempo stesso non ha forma, non ha contenuto. Se tentate di afferrarla sfugge! A questo aspetto Yin femminile, è contrapposto quello Yang maschile: può corrodere e scalfire la dura roccia, lisciare la superficie più appuntita, travolgere la massa più consistente e tutto ciò che incontra.
Ma è anche in grado di sublimarsi in vapore, lo stato acqueo per eccellenza. Allo stesso modo, per analogia, l'INIZIAZIONE nel TAO MARZIALE è un PASSAGGIO, una Trasformazione permeata da un profondo significato simbolico che anticamente era il principio vivificante di ogni reale conoscenza magica. Il rito iniziatico permane ancora oggi all'interno di certe caste marziali chiuse come quella cinese, malese e indonesiana. Questa "conoscenza magica" non è stereotipata, nel senso che fruisce di infinite possibilità ed è sempre suggellata da un Shifu-Guro / Sciamano, che funge da tramite tra l'umano ed in divino.
La natura umana è una natura divina. Lo scopo del Maestro è quello di far divenire cosciente di essa lo studente, in modo che la unifichi con il proprio io e riesca a superare le debolezze e le limitazioni imposte dalla condizione umana come le frustrazioni e le conflittualità interiori. Una bambola di legno non ha ego, non ha schermi di resistenza! L'ego è il peggior nemico dell'Artista Marziale, la causa che origina l'insicurezza, l'orgoglio, il riserbo, l'improntitudine, la paura e le peggiori malattie dell'io esaltato che fluttua nella parzialità. Bisogna comprendere il TAO nella sua Totalità. Questo primo livello è una tappa molto importante e come tutti gli altri ha bisogno di essere percorso interamente, in quanto lo studente ha la necessità di una maturazione. Per raggiungere questo livello un bravo allievo normalmente impiega due anni di continuo lavoro, ma il tempo può essere maggiore: dipende dalla costanza e dalle capacità individuali.
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II° CERCHIO/GIRONE : PHASE-TWO (THE INSTICTIVE : L' ISTINTIVO) / TAO NERO & VERDE
Rappresenta il Due, il Dualismo, lo Yin e lo Yang che cooperano assieme. Arrivato a questo Livello l'Allievo dovrà scegliere se continuare o fermarsi. Molte degli insuccessi avvengono proprio all'inizio di questa fase perchè appaiono le prime vere grandi difficoltà e delusioni! Il tenere duro, il non arrendersi, fa parte del gioco filosofico delle arti marziali. In questo senso esse insegnano in profondità: un uomo sopraffatto dalle difficoltà degli eventi è un uomo sconfitto.
Ma soprattutto il confronto con il Shifu è inevitabile! Egli impone un rigore, una disciplina e delle regole ferree e difficili da accettare: l'Allievo non può evitare le sue continue sfide. Poichè il Maestro non desidera delle perfette copie di se stesso, costringe ogni allievo a reagire in autonomia, in modo indipendente dalla sua influenza e conseguentemente, che si renda conto dei suoi errori.
Mente e corpo sono un binomio indivisibile: la mente controlla il corpo, il corpo esegue i comandi della mente! Ogni allievo deve imparare ad ascoltarsi e capire se i segnali del corpo (istinto) sono in linea con quelli della mente. L'Istinto tuttavia si deve integrare con la tecnica, la quale è espressività del corpo. Come l'ACQUA PRODUCE IL LEGNO, analogamente il Maestro di preoccupa di tirare fuori l'istintività dai propri allievi contrastando qualsiasi sentimento di egocentrismo.
In questo STADIO esiste la dipendenza dalla "Forma": "Prima di conoscere l'Arte un Pugno non era un Pugno ed un Calcio non era un Calcio, ora che conosco l'Arte un Pugno è solo un Pugno ed un Calcio è solo un Calcio". Il Maestro indica la Via, ma non pretende il copia incolla: egli lascia libero lo studente di eseguire secondo le proprie capacità e possibilità. In questo senso lo studente si attiene alla Forma ma non allo Stile in quanto esprime la tecnica con il proprio modo di muoversi. Tuttavia, egli fatica ancora a non pensare prima di agire: il pensare gli offre ancora quella sicurezza che non avrebbe se ascoltasse il corpo ed ha ancora bisogno di procedere per imitazione: ha sentito parlare del "COLPO CHE SI ESEGUE DA SE!" il quale risiede nella NON MENTE, ma non riesce ancora collegarsi ad essa senza prima subire gli effetti del pensiero strutturato. Questo conflitto interiore è molto sentito e riuscirà a vedersi come un viaggiatore distaccato dagli eventi, non prima del livello successivo quando capirà che ciò che inseguiamo ci insegue a sua volta!
Un altro punto importante: L'ACQUA RAPPRESENTA il flusso della vita: il colore nero è associato alla morte. La paura della morte è il più grande ostacolo per l'Artista Marziale. Il Guerriero attaccato alla vita perirà, ma quello attaccato alla morte sopravviverà! Questa paura ha una qualità rigida collegato all'elemento legno: può congelare, può paralizzare o può far perdere il controllo esagerando in reazioni irrazionali. In un combattimento per la vita questo significa morte certa.
Nel Buddismo Tibetano esiste un Rito Spirutale detto Chod: o "Tagliare le Emozioni".
In questo Rito gli Iniziati devono sconfiggere i "4 Demoni" :
Devaputra Mara (lha-bu’i bdud), questo demone non è altro che l' ego.
Skandha Mara (phung-po’i bdud), questo demone non è altro che l'identificazione con il corpo.
Klesha Mara (nyon-mongs-pa’i bdud): questo demone non è altro che l'identificazione con la passione.
Mrityu Mara (‘chi-bdag gi bdud), questo demone non è altro che la preservazione della distrazione.
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Secondo la tradizione, gli officianti operano questo rituale in specifici “luoghi di potere” (siti naturali, picchi montani, rocce, laghi, sorgenti, grotte naturali, eremitaggi… ritenuti pregni di potere sacro per via di qualità intrinseche al luogo o per la presenza di specifiche entità invisibili, o come conseguenza del soggiorno prolungato di un asceta) e “luoghi di terrore” (territori particolarmente pericolosi e nefasti, come la dimora prescelta di demoni o spettri dall’indole incontrollabile e potenzialmente malefica. Tra questi ultimi sono annoverati i cimiteri, i luoghi ove viene tradizionalmente praticata la cosiddetta “sepoltura celeste” ovvero con i cadaveri a cielo aperto, come anche le confluenze fluviali o i crocicchi).
Il difficile e pericoloso noviziato svolto in questi luoghi, oltre che permettere al praticante di forgiarsi e di conoscere le sue paure latenti più profonde, ha soprattutto il fine di consentire di imparare a riconoscere il carattere irreale delle eventuali apparizioni di spiriti e demoni che possono manifestarsi durante la pratica rituale. Apparizioni e percezioni che, a livello assoluto, come ogni fenomeno della realtà, sono illusori ossia privi di esistenza reale.
Il Chöd comunque rimane una pratica densa di pericoli e di rischi. L’uomo uscendo allo scoperto decide di offrirsi alle nefaste potenze sottili che dimorano in questi stessi luoghi. Sceglie di non proteggersi e di stanare egli stesso le Entità a cui darsi in sacrificio, giocando il tutto per tutto con il rischio, che non solo non viene evitato ma volutamente cercato.
Infatti a tal proposito, gli officianti offendono le entità a più riprese compiendo gesti sacrileghi se si trovano i luoghi sacri con lo scopo di destarne l’attenzione e, come è ovvio che sia, scatenarne la collera. Se invece il luogo è negativo il loro comportamento è di sfida.
In ogni caso l’unico scudo magico a disposizione degli officianti, in grado di proteggerli di fronte al rischio di un annientamento, è qui costituito dall’ assenza di paura. Come ricordano infatti gli stessi : è proprio “…l’Assenza di paura la più grande delle protezioni”. Superata questa prova, si può dire di non avere paura più di nulla.
心 Sam {XÄ«n} Cantonese è la Pietà Filiale del Confucianesimo, l'Omologo del "Shu" Giapponese che significa Obbedienza ed Obbligo. A questo livello l'Allievo diventa consapevole sino a "Sentire" che esiste un rapporto con il suo Shifu che va oltre la normale amicizia. Egli accetterà di buon cuore la Via indicata dal Maestro il quale a sua volta si prenderà cura dell'allievo proteggendolo dai fallimenti dettati dall'impulsività. Ci sono allievi responsabili altri invece che non lo sono per niente. Un Allievo ha bisogno di essere guidato specie agli inizi, non può accettare il qualunquismo, l'imperfezione all'insegna del "va tutto bene", soprattutto perchè l'Arte Marziale perderebbe il suo aspetto formativo.
Il TAO Nero-Verde è associato al CORAGGIO: una volta aperta la strada della consapevolezza, lo studente deve avere il coraggio di accettare il fatto, che un domani quando il Maestro diventerà vecchio avrà bisogno di un sostegno anche se non chiederà nulla a nessuno. Questo gesto è Sam, la pietà filiale dell'Allievo nei confronti del suo Shifu.
Viviamo in un Era difficile denominata Era del Ferro o KALI YUGA (in cui imperversa la malefica Dea Kali) , iniziata 5000 anni fa e dove materialismo e spiritualità convivono assieme. Questa è un epoca di degrado continuo, con la durata della vita molto ridotta rispetto alle ere precedenti. La popolazione del Kali Yuga è poco attratta dalla pratica sportiva e soprattutto dalle Arti Marziali come VIA di ASCESI ed è interessata all'egoismo e concentrata sul materialismo ed al godimento sensoriale. L'apparenza è più importante dell'essenza e la coltivazione di pensieri insani rendono la vita complicata e sofferta. Il vizio dilaga a macchia d'olio, la gente mangia schifezze, fuma e beve senza ritegno, senza rispetto per la salute propria e altrui. Così l'Arte di Apparire si occupa di separare la realtà dalla sofistica e dall'eristica. I sillogismi dialettici sono veri nella forma e nel contenuto, mentre quelli sofistici ed eristici sono falsi. Il loro fine è ottenere credito per mezzo di essi e con tale credito guadagnare favori e consensi. Peccato che in questo caso viene aggirato l'elemento della disputa, in quanto si parte dal presupposto che il proponendo ossia colui che propone, sia garante della propria posizione. L'errore è credere che tutto è dovuto : la strada più corta è apparire, quella più lunga è essere!
Con questa premessa il Shifu è ben cosciente che non potrà aspettarsi nulla dai suoi allievi, il materialimo è un illusione molto forte perchè è sotto l'influsso di MAYA, ma starà all'Allievo dimostrare di avere superato questa barriera.
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III° CERCHIO/GIRONE : PHASE-THREE (THE RICETTIVE : IL RICETTIVO / LA VIA DELLA NON MENTE o DEL COLPO AUTONOMO) / TAO ROSSO & VERDE
Le necessità di questo Livello sono molteplici ma tutte alla portata dello Studente: in primis egli ha bisogno di progredire tecnicamente ovvero di raffinare ancora di più le tecniche apprese ed in questo processo la tecnica è l'unica unità di misura oggettiva. Ma essa non è la sola ad essere importante: senza il giusto atteggiamento e la giusta condotta nessun progresso sarà possibile. Spesso questa fase è molto sofferta perchè lo Studente viene assalito da dubbi atroci relazionati a dicotomie senza senso. Senza la guida del Shifu egli sarebbe perso! Ciò succede in quanto è causato dal sapere che condiziona lo spirito: l'io eleva degli schermi di resistenza costituiti da congetture, opinioni, pregiudizi i quali ostacolano la libertà originale. Quasi tutto ciò che prova e sperimenta il praticante ne è un esempio: bisogna frenare il DESIDERIO DEL TUTTO E SUBITO! Il Qui e d Ora acquista una valenza primaria in quanto c'è la necessità impellente di concedere tempo all'apprendimento costruendo esperienza. Giunto a questo punto il Shifu insegna i primi rudimenti della MEDITAZIONE. Lo studente deve staccarsi dalle barriere dell'ego e situarsi nella mente universale sede della MEMORIA DEL MONDO e di tutta la potenza e conoscenza.... "Sette secondi per Inspirare..Sette secondi per Espirare.. seduto nella posizione del LEONE, lo studente cerca di liberare la mente da pensieri ed emozioni, dove la tigre non trova spazio per conficcare i suoi artigli!" Questo è il primo passo per la "Ricettività": La MEMORIA DEL MONDO non può essere acquisità tramite riflessioni e congetture, dubbi e pregiudizi! Un uomo può cambiare la propria ESSENZA SOLO LAVORANDO SU SE STESSO!
"QUANDO L'AVVERSARIO SI RITIRA IO MI ESPANDO, QUANDO SI ESPANDE IO MI RITIRO E QUANDO SI PRESENTA L'OCCASIONE DI COLPIRE IO NON COLPISCO: "IL COLPO SI ESEGUE DA SE!" (Bruce Lee in Enter the Dragon).
Questo dialogo di Lee in I 3 dell'Operazione Drago, nella scena tagliata con il proprio Maestro, è breve ma significativo. Il liberare la mente è il primo passo per l'intercettazione: "SENTIRE" quando arriva il momento grazie alla comparsa del "PENSIERO AUTONOMO"! Il Contendere senza contendere si fa strada. Questo atteggiamento conduce al colpo FULMINE "SEKKA" o PIETRA SCINTILLA del KENDO GIAPPONESE! Desiderare senza desiderio può sembrare assurdo eppure nello ZEN acquista una valenza straordinaria: Lo Spirito deve essere libero dall'affezione altrimenti la mente attratta da innumerevoli cose contaminerà il corpo!
Il Shifu insegna all' Allievo che il JKD e lo ZEN concordano sul fatto che è necessario superare l'attaccamento alla vittoria, è vietato anticipare l'esito di un combattimento ricercando la vittoria ad ogni costo. Se la mente rimane prigioniera di questa affezione la vittoria non potrà essere conseguita. Essa deve essere come "LA LUNA NEL POZZO"!
Nei suoi scritti Lee parla di "PERCEPIRE L'AURA" dell'opponente! Questo è un tema a noi molto caro che abbiamo volutamente approfondito e riservato ai livelli superiori.
Il LEGNO che governa questo girone, rappresenta infatti la Ridigità, la tendenza a conservare certi Stereotipi: il Praticante inizia a comprendere che non è più solo questione di meccanica corporea ma anche di MENTE: la mente è più importante del corpo. Essa può essere la peggior nemica o la migliore alleata! Essere "CENTRATI" è importantissimo e se questo non succede non è possibile andare oltre.
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